Il Santuario di San Francesco sorge a Paola, in un posto incantevole immerso nel verde, ai piedi di una montagna, ai fianchi del torrente Isca e di fronte al mare. Lungo la strada che giunge all’edificio è possibile mirare la riproduzione, in ceramica, dei miracoli del Santo. Un ampio piazzale funge da luogo di raduno per i numerosi pellegrini che, ogni anno, si apprestano a rendere omaggio al Santo. Si accede al Santuario attraversando un portico e, poco dopo, un atrio: da quest’ultimo si può accedere sia alla chiesa che alle grotte dove visse il Santo. Entrando nella Chiesa, si notano, sulla navata laterale destra, numerose cappelle: l’ultima di esse è la cappella delle Reliquie, che corrisponde alla chiesetta che il Santo edificò per ospitare i primi visitatori. La cappella è detta delle Reliquie, perché in essa sono conservati molti oggetti appartenuti al Santo: un dente molare, un paio di sandali, un mantello (col quale si narra egli abbia attraversato lo stretto di Messina), un cappuccio, le calze, la corona del Rosario e un suo busto d'argento. Nella Cappella delle Reliquie, la suggestiva Lampada votiva resta accesa giorno e notte. Appena fuori dal Santuario, sulla sinistra, si accede alla Via dei Miracoli: qui, numerose sono le prove dei miracoli da lui operati. Troviamo la Fornace, la grossa bomba della seconda guerra mondiale - che cadde nel torrente Isca e che San Francesco, miracolosamente, non fece scoppiare – e la prodigiosa acqua della Cucchiarella, che San Francesco fece sgorgare dalla roccia per sopperire alle necessità degli operai durante la costruzione del convento a Paola. Costeggiando il torrente Isca si arriva, poi, al Ponte del Diavolo: si narra che lo stesso diavolo abbia voluto aiutare il Santo nella costruzione di questo ponte, necessario per attraversare il torrente, e che, in cambio di questo suo aiuto, avrebbe voluto l'anima del primo che ci sarebbe passato sopra. Con l'astuzia, San Francesco fece passare un cane, invitando il diavolo a prendersi l'anima dell'animale: il diavolo, furioso per l’inganno, colpì violentemente il muro, e vi lasciò una sua impronta, che oggi chiunque può osservare. Ancora più su, si trova il Primo Romitorio, dove il Santo, all'età di quattordici anni, si ritirò a vivere in solitudine per cinque anni. A poca distanza dal Romitorio, è possibile osservare i grandi massi che il Santò fermò miracolosamente prima che si precipitassero lungo la montagna. Dall'atrio del Santuario, infine, è possibile accedere al Chiostro: sulle pareti del Chiostro sono stati affrescati diversi momenti della vita di San Francesco di Paola.
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