Visit Calabria

mercoledì 13 gennaio 2010

Santa Maria della Nova

Vuole la tradizione che la cappella delle Cesine, sotto il titolo S. Maria della Nova (attualmente inclusa tra i santuari designati dall’Autorità Ecclesiastica nei quali è possibile lucrare le Indulgenze Giubilari), fosse edificata ad opera di un principe pellegrino, che, dopo essere naufragato sulle nostre coste, si ritirò sull’altura antistante all’approdo a farvi penitenza di ringraziamento. Si racconta che il ritratto del principe figurasse sulle pareti della vecchia chiesetta, ma questa immagine è sparita nel corso dei secoli, com’è svanita l’immagine della Madonna cui il principe si era rivolto. L’episodio citato, dovette accadere non prima del 1400, infatti l’istituzione della festa liturgica della Visitazione risale al 1389 per decreto di Papa Urbano VI, promulgato dal successore Bonifacio IX. Il Giubileo che suscitò intenso fervore di pellegrinaggi, fu indetto da costui nei primi del XV secolo, per cui potrebbe darsi che il naufragio avvenne attorno a quell’epoca. Il dipinto della Visitazione che si venera ora, infatti, non è quello originario, né è originario il tempio che subì almeno tre trasformazioni

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