L'itinerario ha inizio dai ruderi del Convento di Colloreto, ai piedi della Serra del Prete raggiungibili anche da Mormanno utilizzando una strada sterrata: il Convento, fondato dai frati eremitani di S. Agostino nel 1541 costituì per qualche tempo un importante centro religioso. Nel secolo XVIII, ormai abbandonato e divenuto rifugio di briganti, venne distrutto da un bombardamento. Da queste rovine il sentiero comincia a salire sull'erosa pendice del monte in direzione nord, penetrando subito dopo nella boscaglia di macchia mediterranea. L'ascesa prosegue fino a raggiungere la sorgente Tufarazzo, caratterizzata da muschi incrostati di calcare.
Si riprende il cammino costeggiando il Vallone di Colloreto, di cui si raggiunge il fondo dopo avere percorso un breve spazio in discesa. Si riprende ora a salire imboccando la Scala di Morano e sbucando sulla selletta che costituisce l'orlo del Piano di Gaudolino, dove è possibile rifornirsi d'acqua alla fontana omonima. Dalla spianata erbosa si continua a procedere fino a raggiungere il punto panoramico di Monte Pollinello; in realtà più che di una vetta vera e propria, si tratta di un contrafforte staccatosi dalla cima del monte Pollino. Da qui, volgendosi e mantenendosi sempre a sinistra, il sentiero raggiunge Monte Pollino, sui cui costoni è possibile ammirare maestosi esemplari di pino loricato. Da questo Monte il panorama è vasto: lo sguardo spazia libero dalla Lucania, alla Piana di Sibari, al Mare Ionio, al lontano Tirreno. In una piccola depressione sotto la vetta è talvolta possibile trovare neve, anche nella stagione calda. Da visitare il pittoresco paese di Morano Calabro, con le case appoggiate alla collina, addossate le une alle altre. Dominano l'abitato i ruderi del castello normanno. Interessanti dal punto di vista artistico le chiese di S. Bernardino (sec. XV) con politico di Bartolomeo Vivarini e la chiesa della Maddalena (fine sec. XVI).
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