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venerdì 15 gennaio 2010

IL TEATRO RENDANO DI COSENZA, OVVERO, LA TRADIZIONE DI FARE OPERA



Troneggia nel centro della storica piazza XV Marzo a Cosenza, di fronte la statua di Bernardino Telesio, il teatro di tradizione Alfonso Rendano. Si tratta di una struttura realizzata in stile neoclassico ottocentesco, con tre ordini di palchi, caratterizzato da decorazioni pittoriche in stucco, particolarmente evidenti sul soffitto, quest'ultimo realizzato dall'artista cosentino, Enrico Salfi. Il teatro di Cosenza, Rendano, è stato costruito dal Comune, su progetto dell'architetto Zumpano nel 1887, ma solo in seguito i lavori sono stati completati. Infatti, era il 20 novembre del 1909, quando la città dei Bruzi ha potuto vedere inaugurato il suo teatro che, per l'occasione, ha visto sul proprio palco la rappresentazione dell' Aida di Verdi. Poi, la storia riporta come nel corso dei bombardamenti il soffitto è stato distrutto da un ordigno che era invece destinato alla vicina fortezza del Castello Svevo. Nel 1953 sono stati avviati i lavori per la ricostruzione del teatro che nel'66 è stato nuovamente inaugurato con la rappresentazione dell'Aida di Verdi. Stessa Opera sulla quale si era aperto, per la prima volta, il sipario del Rendano. Solo in seguito, nel 1976, la splendida struttura neoclassica è stata riconosciuta quale “teatro di tradizione” grazie all'intensa attività culturale sostenuta dalla struttura. Una particolarità di questa opera architettonica, il sipario storico, dipinto dal napoletano Paolo Vetri agli inizi del'900, visibile ancora oggi, illustra l'arrivo nella città dei Bruzi, nel 1433, del duca di Calabria, Luigi III Angiò e di sua moglie Margherita di Savoia. Gli ultimi lavori di restauro sono fissati al 2003. In tutto il teatro può contenere 802 posti con sedie rivestite in velluto rosso. Il teatro di tradizione porta il nome di un celebre musicista cosentino, Alfonso Rendano. Nato a Carolei nel 1853, l'artista ha iniziato precocemente a suonare il pianoforte, superando l'esame di ammissione al Conservatorio di Napoli, e suscitando l'interesse di Thalberg e dello stesso Rossini che, entusiasta del talento del giovane Rendano, gli fece ottenere una borsa di studio. Il musicista Alfonso Rendano, morto a Roma nel 1931, si ricorda, in particolare, per l'opera Consuelo, rappresentata con successo sui palcoscenici di Torino e in Germania e l'invenzione del “pedale indipendente”, per potenziare l'interpretazione musicale al pianoforte. Il Rendano, in piazza XV Marzo a Cosenza, è raggiungibile facilmente dall'aeroporto di Lamezia con servizio bus, oppure in taxi o in treno (stazione Vaglio Lise) e da quello di Crotone, attraverso pullman diretto per Cosenza, poi il treno Sibari-Taranto, diretto nel capoluogo bruzio. In autostrada procedendo sulla A3, uscita Cosenza Nord oppure per Cosenza Sud, seguire le indicazioni per il centro città.
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