Il Santuario di Seminara ospita una delle tre sculture di Madonne nere presenti in Italia – le altre due sono conservate a Tindari e ad Oropa. La statua è in legno di cedro, dipinta di nero e rivestita di uno strato di oro zecchino. La sua fattura richiama l’arte arabo-bizantina. Essa, secondo la tradizione, fu rinvenuta nei pressi delle rovine della Chiesa di S. Fantino a Taurina; la leggenda racconta che nessuno riusci a spostarla, se non il gruppo dei popolani più povero della zona. Per questo motivo le fu dato l’appellativo di “Madonna dei Poveri”. Il Santuario, custodito dai Padri Canossiani, conserva – oltre alla statua lignea – anche preziosi reliquari in argento del Quattrocento, il Battistero del Cinquecento e due statue del Seicento, opera – quest’ultime – di Rinaldo Bonanno. Distrutto dal terremoto del 1908, l’attuale impianto risale ad epoca recente. La festa della Madonna dei Poveri si celebra dal 13 al 15 agosto di ogni anno e richiama pellegrini da tutto il Meridione.
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