E' un sentiero che si caratterizza per la varietà dei paesaggi: ad un primo tratto roccioso succedono radure con campi coltivati e, infine, nell'ultimo tratto, predomina la macchia mediterranea. Papasidero, dalla cui periferia lato nord-ovest parte il sentiero, è un centro abitato sorto sulle rovine dell'antica Scidro e il cui nome pare derivi dal monaco basiliano Papas Isidoro. Interessanti sono i ruderi del castello feudale, la medioevale Chiesa di Santa Lucia e l'affresco della "Madonna con Bambino" conservato nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, ubicata nei pressi dell'inizio del sentiero.
Detto sentiero, raggiunge le sponde del fiume Lao dopo aver superato il ponte ricostruito sui resti di quello romano e procede, in leggera salita, fino alla località Massa, nelle cui vicinanze si trova la Fonte dell'Affitto,dove è possibile trovare ricovero ed informazioni presso le numerose fattorie della zona.Da qui il percorso continua in leggera discesa fino a Valle Acquanivera e, dopo averla attraversata, procede in piano costeggiando il fiume Lao nel territorio del Comune di Mormanno congiungendosi con la strada carrabile, lungo la quale è possibile ammirare resti di vecchi mulini e vigne ben coltivate. Scendendo in direzione est si attraversa il fiume passando sopra un ponte di ferro nelle vicinanze del quale si trova una sorgente. Da qui il sentiero continua in salita attraversando resti di antiche fattorie con aie ben delimitate e querce secolari, mentre lo sguardo spazia sul corso del fiume, fino alla "Grotta del Romito", nei cui pressi è situata un'altra sorgente. La "Grotta del Romito" è una caverna risalente al Paleolitico Superiore che presenta, su un masso posto all'ingresso, incisioni rupestri del "bos primigenius", scoperte da A. Miglio nel 1960, unitamente ad alcune antiche sepolture. La prima parte del sentiero è stata sistemata dal Corpo Forestale dello Stato nell'ambito dei lavori per la realizzazione della Riserva Naturale Orientata "Valle del Fiume Lao", istituita con D.M. 423 del 21.07.1987.
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