Visit Calabria

venerdì 8 gennaio 2010

Badolato

Badolato, pugno di case antiche incastonate nella montagna, piccolo presepe sovrastante il Golfo di Squillace, con ben 14 chiese, si erge a poche centinaia di metri sul livello del mare, su di una collina che domina la vallata attraversata del torrente Gallipari, i cui tratti e la bellezza si possono ammirare percorrendo la strada di collegamento delle Serre o quella che collega il paese a Brognaturo. Il suggestivo borgo medievale è di origine bizantina ed è caratterizzato da molti stretti vicoli. La nascita di Badolato si fa risalire alla prima metà del X secolo, per opera di Roberto il Guiscardo, che, sul finire dell’anno 1000 decise di edificare, dove prima esistevano solo capanne, "un pacifico borgo".
Sin dalle origini, l’insediamento, ebbe scopi difensivi, confermati dai resti della cinta muraria e dal castello risalenti circa al XII secolo; quest'ultimo fungeva da punto d'avvistamento contro le invasioni Saracene e le scorrerie dei turchi, che si verificarono in Calabria nel Medioevo, grazie alla sua torre d’avvistamento. Nel tempo, fu possedimento di varie casate :Ruffo,Toraldo, Raveschieri, Pignatelli, Pinelli, Gallelli. Particolarmente ricordata quella dei Toraldo, il cui capostipite si distinse nella battaglia di Lepanto (1571), che fu vinta contro una delle più grandi flotte Turche, e quella dei Gallelli, la cui fama è peraltro testimoniata dall'imponente Villa Pietra Nera, situata lungo la via di collegamento che dalla marina porta all'antico centro. Badolato divenne, soprattutto, nel tempo un importante punto di riferimento per le zone circostanti, come fulcro della religiosità essendo frequentato da monaci Basiliani, Francescani e Domenicani, che costituirono numerose confraternite, ancora oggi operanti ed occupate nella gestione e custodia delle magnifiche chiese e dei conventi edificati nei secoli passati. Grazie all'ospitalità che da sempre caratterizza la gente di Badolato - a questo proposito giova ricordare l'accoglienza ai profughi curdi della nave Ararat naufragata nel 1997 - questo angolo della Calabria, provocatoriamente messo in vendita, una decina d’anni fa dagli amministratori poiché praticamente spopolato dall’emigrazione, è diventato un “ paese d’accoglienza ” tanto da essere stato candidato al World Habitat Award, il premio dell'ONU per la migliore vivibilità sociale e si attende da parte dell’UNESCO il riconoscimento di “ Patrimonio dell’Umanità ” per la bellezza delle sue architetture. Grazie al naufragio della Ararat, Badolato, da sempre dimenticata da tutti ed abitata solo da pochi anziani superstiti di famiglie decimate dalla necessità di emigrare, divenne un caso mondiale. Gli abitanti consegnarono al Sindaco le chiavi delle abitazioni ormai vuote, ed in quelle case vennero sistemate oltre 800 persone, profughi curdi, uomini donne e bambini, scesi dalla nave Ararat incagliatasi a poche decine di metri dalla spiaggia di Badolato Marina., permettendo in un breve lasso di tempo di superare l’emergenza umanitaria che si era creata. Infatti, attualmente, a Badolato il numero degli abitanti residenti di origine curda, è superiore a quello della popolazione indigena

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