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venerdì 5 marzo 2010

"Chat a due piazze" ovvero l'amore ai tempi di Facebook approda a Castrovillari

 
Castrovillari — Arriva nel capoluogo del Pollino lo spettacolo «Chat a due piazze» di Ray Cooney, con la partecipazione straordinaria di un mattatore delle scene come Raffaele Pisu, per la regia di Gianluca Guidi. L'appuntamento, inserito nel cartellone dell'undicesima stagione teatrale comunale, è per mercoledì 10 Marzo alle 21,00 al Teatro Sybaris.  
Raffaele Pisu si aggiunge quindi ad altri grandi nomi del panorama nazionale come Mariangela D'Abbraccio, Elisabetta Pozzi, Carlo Simoni e Patrizia Milani già protagonisti di questa stagione, allestita dall'Assessorato alle Politiche Culturali e da Teatri Calabresi Associati. Una stagione che in continuità con quelle degli altri anni presenta spettacoli di elevata qualità per diversi palati di pubblico con le compagnie locali e calabresi oltre a quelle nazionali. Lo spettacolo che andrà in scena giorno 10, record d'incassi a Londra e a Parigi, è il seguito della famosissima commedia "Run for your wife", in altre parole "Taxi a due piazze", interpretata da Johnny Dorelli nel 1986 e poi ripresa qualche anno fa dal figlio Gianluca Guidi, che proprio in questo 'sequel' si cimenta alla regia. Fabio Ferrari, (lo ricorderete nei panni del simpaticissimo Chicco ne "I ragazzi della III C") è Mario Rossi, il protagonista di questa divertentissima commedia che tratta di amore e tradimento ai tempi di Facebook. Sette porte in scena, da cui entrano ed escono sette personaggi, per due ore di spettacolo al fulmicotone, la bigamia è solo lo spunto per raccontare l'imprevedibilità dovuta al villaggio globale del nuovo Millennio, dove tutto è in piazza e dove conoscersi è molto più semplice di una volta. Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista romano, sposato da vent'anni a Barbara a Piazza Irnerio e nello stesso tempo a Carla a Piazza Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Risorgimento... e Giacomo, a Piazza Irnerio. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e decidono di incontrarsi... A questo punto il povero tassista, aiutato dall'amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia vita. Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l'altra. "Ray Cooney ha ottant'anni - dice Gianluca Ramazzotti, che nello spettacolo è Walter, l'amico e consigliere dello sfortunato protagonista - eppure è stato così' moderno da scrivere, 25 anni dopo, una commedia che parla di chat e nuove tecnologie, creando un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che implodono l'una dentro l'altra. Noi ci siamo divertiti molto ad interpretarla, e credo che accadrà anche al pubblico". "Si ironizza sul fatto che i nuovi mezzi di comunicazione quasi non permettono di avere una vita privata - ha spiegato Ramazzotti - figuriamoci due. Con Raffaele Pisu (l’arzillo nonno), Fabio Ferrari e Gianluca Ramazzotti (che è anche produttore dello show insieme a Lea Martino), nel cast troviamo Miriam Mesturino e Lorenza Mario, che per la prima volta si cimenta in un ruolo attoriale di prosa, senza canti e balli. La stagione teatrale comunale di Castrovillari continua martedì 16 marzo con un altro campione della risata, Carlo Buccirosso e il suo “Vogliamoci tanto bene”.
CHAT A DUE PIAZZE DI RAY COONEY
con FABIO FERRARILORENZA MARIOGIANLUCA RAMAZZOTTIMlRIAM MESTURINOe la partecipazione straordinaria di RAFFAELE PISU
Versione italiana diLUCA BARCELLONACostumi diELENA PALELLAScenaNICOLA CATTANEOMusiche di scenaRICCARDO BISSO
REGIAGIANLUCA GUIDI
GLI ATTORI
RAFFAELE PISU in più di cinquanta anni di attività ha fatto teatro radio televisione e cinema. Esordì ai microfoni di Radio Bologna nell'immediato dopoguerra in trasmissioni di varietà. Quando comparve con Gino Bramieri e Marisa Del Frate nei "filmati" de “L'amico del giaguaro” (1961) il suo volto era già noto al pubblico; aveva, infatti, recitato in commedie brillanti all'italiana degli anni cinquanta, partecipato al varietà di Metz e Marchesi “Lui, lei e gli altri” (1956) e al teleromanzo-musical “Valentina” (1958). Nella trasmissione “Che domenica amici” (1966) lancia il personaggio di Provolino, un pupazzo che ebbe successo al punto da diventare protagonista di un disco per la Rca e di alcuni album a fumetti. Dopo un lunghissimo periodo di silenzio è tornato al suo pubblico nel 1989: alla radio con “Radiouno '90” (varietà di musica e sport della domenica mattina) e in TV con “Striscia la notizia”, in coppia con Ezio Greggio. Tra le sue apparizioni più recenti, quelle nelle miniserie televisive “Una vita in regalo” (2003) e “I migliori anni” (2008). Da segnalare anche la partecipazione a diversi film, come “Il trasformista” (2002), “Le conseguenze dell'amore” (2004) e “Non c'è più niente da fare” (2008).
FABIO FERRARI Figlio dell'attore Paolo Ferrari, inizia la carriera in teatro interpretando una serie di commedie dirette da Massimo Cinque e Claudio Carafoli. La grande popolarità gli è però giunta dalle tre stagioni de “I ragazzi della 3ª C”, dove ha interpretato il ruolo di Chicco Lazzaretti, un simpatico ultraripetente. Nel 1990 ha fatto ritorno in tv con la serie “College”, dove ha interpretato un antipatico e ruffiano cadetto, il capocamerata Emilio Baldani. La sua esperienza cinematografica è stata, comunque, caratterizzata dall'aver lavorato con Ettore Scola, Pupi Avati, Carlo Vanzina, Giovanni Soldati ed Enrico Montesano. In anni più recenti lo si è visto sempre più spesso impegnato in teatro, anche di genere brillante, per il quale ha interpretato fra l'altro “Il giorno della tartaruga”, di Garinei e Giovannini su musiche di Renato Rascel, al fianco di Maria Laura Baccarini. È nelle sale nel nuovo film di Avati “Il figlio più piccolo”.
a cura di Domenico Donato (per l'Ufficio Stampa della XI Stagione Teatrale Comunale) 

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